Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il divenire della critica

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Dorfles, Gillo 50 occorrenze

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, le motivazioni delle due forme erano del tutto diversi, e invano si videro alcuni neorealisti inveterati introdurre a fatica oggetti eterocliti

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due termini), non possono essere ignorati al giorno d’oggi; che l’intenzionalità della tecnica va di pari passo con la presa di coscienza del suo

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quell’anno e seguiti, attorno al 1958, dai «quadri con tagli». Prima di considerare da presso queste due serie di lavori vorrei peraltro soffermarmi a

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eseguite per ragioni meramente decorative e commerciali dall’artista in periodi precedenti della sua attività. Nei due o tre anni che precedettero la sua

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qualche cosa con occhi strabici, se tocco qualche cosa con le dita incrociate, ho due diverse "cose della visione”, due diverse "cose del tatto”, anche

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artisti recentemente scomparsi, vorrei segnalare la presenza qui di due delle grandi e robuste composizioni metalliche di David Smith - questo vero padre

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tra le due guerre, non dobbiamo dimenticare che, quasi sempre, si trattava di tentativi limitati al quadro da cavalletto, o a postulazioni meramente

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, di studiare l’opera come un sistema di segni, egli afferma, occorre sin dall’inizio precisare i due termini di «sistema» e di «segno», per chiarire

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propria attenzione a due essenziali fattori: dare all’insieme della mostra quella unitarietà che poteva derivare soltanto da un lay-out dovuto alla

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elittico di Fontana e con l’ambiente creato da Scanavino, per non citare che due esempi assai lontani uno dall’altro).

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Potrei ancora ricordare, accanto ai due ambienti basati su effetti stroboscopici di Boriani e del Gruppo Mid, un altro ambiente, come quello di De

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figurati -, a fondere i due momenti d’un simbolismo privato e spesso criptico, e d’una semanticità esplicita e chiaramente «leggibile». Tanto nei suoi

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Altri due artisti romani (ma il primo milanesizzato), Simonetti e Baruchello, sono tra i rappresentanti più tipici di questa tendenza. Baruchello

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-politiche di cui sopra. Le due più importanti manifestazioni artistiche italiane, infatti - la Biennale e la Triennale milanese - si sono trovate quest’anno

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Altre due sale dedicate alle proiezioni, tra di loro assai diverse, come quella dei «fluidi informali» di Contenotte e quella delle diapositive

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un epoca in cui la scultura (e anche la pittura dato che ormai i confini tra le due arti sono il più delle volte scomparsi) doveva adeguarsi ai metodi

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padiglioni delle singole nazioni (ad eccezione di quello inglese con i due ottimi artisti King e Riley, e, in parte, di quello francese con Schauffer e Arman

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, ma di presentarne le «azioni povere», in spazi aperti, e persino nel paesaggio circostante. Per questo, anche un nastro bianco teso tra due rocce o

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A cavallo tra concettualismo e scenografia teatrale, due artisti come Fabio Mauri e Agnetti hanno presentato degli ambienti assai suggestivi

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Ma, dopo l’incerto periodo tra le due guerre - quando gli influssi europei ancora dominavano rinfocolati appunto dal massiccio apporto dei fuggiaschi

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dopoguerra, cui è seguita una successiva dicotomia delle correnti pittoriche e plastiche in due distinti filoni: quello che ha fatto capo al

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questo per due ragioni essenziali: 1) perché mai prima d’ora l’uomo si era trovato a fronteggiare una «ecocatastrofe» come ai nostri giorni e quindi a

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Occorreva, allora, escire dal chiuso degli studi e delle gallerie e aggredire direttamente la natura. E per far ciò erano necessari due fattori: 1

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A questo punto due sono le maggiori fallacies - i maggiori equivoci - cui si va incontro al giorno d’oggi in molte valutazioni critico-estetiche, e

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qui emerge chiaramente come l’arte concettuale e il Kitsch stiano a rappresentare in un certo senso i due poli d’una medesima situazione sino a ieri

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, il duplice aspetto d’una musica-da-non-suonare; e d’una serie di oggetti - non-acustici - da «suonare». I due linguaggi, quello musicale e quello

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inteso come un fenomeno rivolto in due direzioni sincrone ed opposte: la riduzione ad oggetto, e la riduzione a progetto. Due tipi riduttivi che portano

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contrapposizione e identificazione tra una Kunstwissenschaft e una Geisteswissenschaft; ossia - giacché in italiano i due vocaboli non esistono - tra una

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in un ambito prestorico o addirittura preistorico e dunque mitico. Giacché è nel mito più che nella storia che le due forme di pensiero s

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provare ciò basti considerare - ad esempio — due pittori « attuali» e interessanti come un Alan Davie e un William Scott, entrambi - volere o no

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quelli intercorrenti nelle altre due dimensioni pragmatica e semantica tra i segni e i significati o tra i segni e i loro fruitori.

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riesce a convincere: la sua combustione è troppo «ben eseguita» e ordinata, e manca anche alle altre due opere quel gusto impeccabile e quel felice

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Ho detto, all’inizio, che a questa Biennale il campo si poteva considerar diviso tra le due tendenze rappresentate dagli americani Tobey e Rothko

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Rothko crea, con le sue immense, vaste, solitarie tele (dove soltanto una o due tinte, soltanto qualche lieve banda sta a segmentare lo spazio) un

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Biennale e che si possono forse distinguere in due o tre essenziali raggruppamenti. Ogni distinzione in movimenti e scuole è - giova ripeterlo - arbitraria e

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Rothko, entrambi ben lontani dall’aver voluto ricreare un’atmosfera paesaggistica, o quanto meno tonale nei loro dipinti. Ecco perché i due artisti

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, Van Doesburg), dall’altro a quei primi e coraggiosi tentativi già iniziati tra le due guerre dagli artisti del gruppo del Milione (Reggiani, Soldati

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Si consideri, ad esempio, un artista come Atanasio Soldati, già militante tra le due guerre nell’area metafisica, e che con la sua opera successiva

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Come ho anticipato più sopra: ci sono soprattutto due importanti «categorie esegetiche» — che furono i veri pilastri della critica d’ieri - e che

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plastica che si svolgeva tra due pareti trasparenti.

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Anche Enzo Mari (che peraltro si è dedicato maggiormente a ricerche statiche o a lavori di design) ha costruito un oggetto composto da due lastre nel

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Gli ultimi due anni hanno visto divampare ovunque tale conflitto e seppur due anni non sono molti per sancire l’instaurarsi d’un «nuovo stile» (e

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(esposto nell’interessante rassegna dei «Grandi Premi») presenta due opere di sconcertante povertà inventiva, dovuta proprio al suo «bagno informale». Per

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Oggi invece questi due parametri hanno perduto buona parte del loro peso: il sincronico prevale sempre più sul diacronico, l’elemento storico ben

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e i due pittori Müller e Maclver) - d’una nuova tendenza mitopoietica dell’arte d’oggi, che si vale dell’inserimento nel dipinto o nella scultura di

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I due eventi non hanno probabilmente nessun addentellato: non credo che Husserl (oltretutto abbastanza indifferente ai problemi artistici dell’epoca

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il cui primitivo aspetto viene a cancellarsi), e ambiguità del loro significato concettuale. Due elementi, del resto, difficilmente scindibili.

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stroncati dal trionfo dell’informale; nuovi spunti figurali e finalmente, negli ultimi due anni, sfacelo dell’informale e scindersi delle più vitali

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in Rauschenberg che in Jasper Johns tale riferimento è costante ed essenziale. I due artisti hanno, sin dai loro primi dipinti, messo in evidenza

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Johns (i due «padri della pop art») c’è una costante volontà di fare dell’autentica «pittura» non altrimenti di quanto vi fosse in un Pollock o in De

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